Gli Stati membri dell’UE implementano limiti diversi per contanti e criptovalute

Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno elaborato delle linee guida per limitare l’accesso al contante e alle criptovalute. L’idea è in particolare quella di “limitare l’accesso dei criminali”, ma le nuove regole avranno un impatto su chiunque utilizzi criptovalute o contanti fisici.

Limiti ai flussi di denaro contante

Nota: non si tratta di una novità e di queste norme si parla da tempo. Ma di tanto in tanto escono notizie dagli Stati membri, il che le rende ancora più rilevanti. Soprattutto perché riguarda anche le criptovalute.

È stato deciso di limitare i trasferimenti anonimi di denaro contante a un massimo di 10.000 euro. Tuttavia, i singoli Paesi hanno la possibilità di abbassare ulteriormente il limite.

È noto che le autorità fiscali spagnole si avvarranno di questa possibilità. Hanno implementato il limite più basso per l’uso del contante, ovvero un limite massimo di 1.000 euro. La Banca Centrale Europea teme che ciò possa influire sul ruolo dell’euro come “moneta legale”.

In Germania c’è attualmente disaccordo sull’importo esatto e se debba essere inferiore a 10.000 euro. In Italia, il limite è stato innalzato da 1.000 a 5.000 euro dopo l’arrivo del nuovo primo ministro il mese scorso.

Il governo italiano vuole anche attuare misure che consentano ai negozianti di vietare i pagamenti con carta di debito al di sotto dei 60 euro. Attualmente il limite è di 30 euro. “L’unica moneta legale in Italia sono le banconote cartacee emesse dalla Banca Centrale Europea. La moneta elettronica non ha corso legale”, ha dichiarato il primo ministro italiano Meloni al Parlamento italiano.

Il governo olandese vuole iniziare a vietare i pagamenti in contanti al di sopra dei 3.000 euro, come il Ministro Kaag ha condiviso con il Ministro della Giustizia e della Sicurezza Yesilgoz in ottobre. Questo è fattibile solo se è disponibile un numero sufficiente di personale.

Tuttavia, la nuova normativa non riguarda solo i contanti, ma anche le criptovalute. Si prevede inoltre di aumentare la sorveglianza di altri settori, come quello dei gioielli e dell’oro.

Criptovalute

Secondo il ministro delle Finanze ceco Zbynek Stanjur:

“I pagamenti in contanti superiori a 10.000 euro saranno impossibili. Rimanere anonimi quando si acquistano o si vendono asset crittografici sarà molto più difficile. Nascondersi dietro diversi strati di proprietà aziendale non funzionerà più. Diventerà ancora più difficile riciclare denaro con gioielli o oro”.

L’organizzazione vuole anche implementare un nuovo metodo per classificare i Paesi in base alla conformità con le raccomandazioni del Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI). Ci sarà una lista di Paesi neri e una lista di Paesi bianchi.

Stanjur menziona quindi anche che le criptovalute faranno parte di questi regolamenti. I fornitori di servizi di asset virtuali (VASP) nell’Unione Europea devono condurre una due diligence sulle transazioni di criptovalute superiori a 1.000 euro.

Non si sa come questo verrà applicato ai pagamenti peer-to-peer.

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