Il prezzo del Bitcoin diventa verde dopo i dati sull’inflazione negli Stati Uniti

Il prezzo del Bitcoin reagisce violentemente alle notizie provenienti dagli Stati Uniti. L’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti (CPI) è stato dell’8,5% a luglio. Si tratta di un valore inferiore rispetto alla stima dell’8,7% che avevamo visto in precedenza.

Il Bitcoin ha reagito positivamente alla notizia. Il grafico sottostante mostra chiaramente il rialzo subito dopo la diffusione della notizia.

Il Bitcoin è salito di oltre il 12% rispetto a un mese fa. Allo stesso tempo, il punto di prezzo intorno ai 23.000 dollari non è ancora un motivo per festeggiare per molti investitori. Nel 2021 il prezzo è stato per un po’ di tempo a 69.000 dollari.

Questa notizia sta avendo un impatto anche su altri mercati. I tre principali futures sugli indici azionari statunitensi sono saliti in linea retta. I futures sul Nasdaq sono saliti di oltre il 2%, quelli sull’S&P 500 dell’1,5%.

CPI

L’IPC americano è calcolato dal Bureau of Labor Statistics (BLS). Si tratta di una media di un paniere di beni e servizi. Ciò significa semplicemente che i servizi e i prodotti di questo indice sono aumentati in media di circa l’8,5% per il consumatore.

Più costi per l’americano medio significa meno reddito disponibile. Se state lottando per arrivare a fine mese, probabilmente il risparmio in bitcoin non è il vostro primo pensiero. Anche il calo dei prezzi registrato all’inizio dell’anno non aiuta. Il prezzo del BTC partecipa al malessere globale.

La FED

La scorsa settimana è stato pubblicato il rapporto sull’occupazione americana, che ha mostrato che la disoccupazione negli Stati Uniti è scesa dello 0,1% al 3,5%. Questo darebbe alla FED la possibilità di perseguire una politica monetaria un po’ più restrittiva. Questo, insieme agli attuali dati sull’inflazione, rende i mercati finanziari incerti.

La Banca Centrale Americana è uno degli attori più importanti del mercato mondiale. Il dollaro è ancora la valuta più importante.

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