Senatore USA chiede apertura bancaria per l’industria della cannabis e critica le criptovalute

Il senatore Michael Bennet ha fatto notizia durante una sessione della commissione che si occupa di banche, rivendicando l’accesso delle società che trattano la cannabis al settore bancario. Bennet ha criticato la Signature Bank, una banca in difficoltà negli USA, accusata di aver dato troppo spazio a clienti cripto.

Criptovalute considerate più instabili della cannabis

Durante la riunione, il senatore ha affermato che le criptovalute sono più instabili della cannabis e ha rivendicato il libero accesso delle società che trattano cannabis al settore bancario. In altre parole, se le banche possono offrire servizi bancari alle società cripto, non c’è motivo di vietare alle società del mondo della cannabis di fare lo stesso.

Janet Yellen, che presiede il Tesoro USA, ha preso seriamente in considerazione le dichiarazioni di Bennet. Tuttavia, la posizione del senatore non è condivisa da tutti, e molti ritengono che il suo paragone tra criptovalute e cannabis sia infondato.

La situazione legale della cannabis negli USA

La legalità della cannabis negli Stati Uniti varia da stato a stato. Attualmente, la marijuana è legale in 37 stati, ma continua ad essere proibita a livello federale, il che ha causato problemi di banking per le società che la trattano. Infatti, queste aziende hanno difficoltà ad aprire un semplice conto in banca.

La posizione di Signature Bank

Bennet ha criticato la Signature Bank, che negli ultimi tempi ha visto quasi un quinto dei suoi depositi provenire dalle criptovalute. Il senatore ha fatto notare che le banche non possono toccare i capitali di chi tratta cannabis legalmente, ma apparentemente possono avere il 20% in cripto, una roba instabile che nessuno sembra capire.

Tuttavia, il riferimento di Bennet alla Signature Bank è stato poco chiaro. Infatti, il senatore ha confuso i depositi in dollari dei progetti cripto con gli investimenti della banca, che non erano in cripto.

Posizione di Yellen

La situazione della cannabis ha creato anche problemi per Janet Yellen, che ha promesso di intervenire sul settore per permettere alle società di avere accesso al mondo bancario, nonostante questo rimanga proibito a livello federale.

Conclusione

Il paragone tra criptovalute e cannabis fatto dal senatore Bennet ha suscitato diverse reazioni. Molti ritengono che il suo ragionamento sia obliquo, e che le due cose non possano essere messe sullo stesso piano. Tuttavia, la sua critica alla Signature Bank ha sollevato un importante dibattito sulla stabilità delle criptovalute e il loro impatto sul settore bancario.

Molti investitori si chiedono se le criptovalute siano davvero più instabili della cannabis. Sebbene il paragone fatto dal senatore Bennet abbia sollevato perplessità, è indubbio che le criptovalute siano un asset finanziario particolare, che richiede un’attenta analisi da parte degli investitori. Chi vuole investire in criptovalute può farlo con intermediari affidabili come Bitcoin Capital o Bitcoin Investor, che offrono una vasta gamma di asset digitali e strumenti di trading avanzati.

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