Bits.media, un sito russo di notizie sulle criptovalute, è stato bloccato dopo una causa legale senza informare le persone coinvolte. Il sito sarebbe stato collegato al riciclaggio di denaro sporco grazie a una serie di link presenti su Bits.media. Senza alcuna pietà, i visitatori russi sono stati esclusi dal sito.
Roskomnadzor, l’agenzia governativa che supervisiona i mass media russi, ha concesso nuovamente l’accesso agli utenti. Questo perché il sito è riuscito a convincere Roskomnadzor a rimuoverlo dalla sua bkacklist.
Assolutamente in disaccordo con il verdetto’.
Per questo motivo, Bits.media è tornato disponibile il 5 luglio, ma il sito non si ferma qui. I redattori del sito di notizie sulle criptovalute hanno annunciato che continueranno a lottare contro l’ingiusto verdetto del tribunale. Ivan Tikhonov, fondatore di Bits.media, ritiene inaccettabile che il tribunale non abbia detto nulla:
“Siamo una parte interessata al caso, ma nessuno ci ha informato del procedimento. Non abbiamo avuto nemmeno una possibilità di rimuovere il materiale messo in discussione dalla procura di Saratov. Non siamo assolutamente d’accordo con il verdetto”.
È anche logico che Bits.media non getti ancora la spugna, poiché non è la prima volta che il sito viene bloccato in questo modo. Nel gennaio del 2015 c’è stato anche un tentativo di mettere a tacere Bits.media per lo stesso motivo: riciclaggio di denaro. Ma il sito di notizie sulle criptovalute ha fatto anche questo?
Gli URL in questione
Gli URL che hanno causato i problemi erano apparentemente già nascosti alla vista del pubblico. Bits.media ha scoperto che un URL è l’indirizzo web del proprio aggregatore di criptovalute. I membri di questo sito di notizie hanno scoperto che gli altri quattro link – che hanno causato la chiusura del sito – sono gli indirizzi di altri aggregatori o mercati di criptovalute.
Bits.media non è l’unico sito russo di notizie sulle criptovalute a essere stato bersaglio di attacchi negli ultimi tempi. All’inizio di aprile, il Roskomnadzor ha limitato l’accesso al sito di notizie sulle criptovalute Forklog.com. In questo caso, è successa la stessa cosa di Bits.media: non è stato dato alcun avviso prima che il sito venisse bloccato.